Firmato il 2 febbraio scorso il decreto del Ministro del MISAF,  Francesco  Lollobrigida,  per il riparto in favore di Regioni e Province autonome italiane dei 500 milioni di euro previsti per l’Innovazione e meccanizzazione del settore agricolo e alimentare dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza  (Investimento 2.3).

L’intervento è suddiviso in due sottomisure: la prima per l’ammodernamento dei frantoi con una dotazione di euro 100 milioni; la seconda finalizzata all’ ammodernamento dei macchinari agricoli con una dotazione di 400 milioni di euro. Questi ultimi mirati soprattutto all’adozione di tecniche di agricoltura di precisione (precision farming) e all’utilizzo di tecnologie di Agricoltura 4.9, ossia riduzione delle emissioni, degli agrofarmaci e dei consumi di acqua nei campi.

Lo stesso Decreto definiva  anche le modalità di emanazione dei relativi bandi regionali che sarebbero dovuti uscire a fine marzo 2023 con scadenza a tre mesi,  slittati invece a fine giugno o al massimo i primi di luglio e a tutt’oggi ancora non pubblicati.

Beneficiari degli aiuti aziende agricole e imprese agroindustriali titolari di frantoi oleari che effettuano estrazione di oli evo iscritte nel SIAN, i sostegni saranno concessi sotto forma di contributi in conto capitale a fondo perduto fino al 65%  dei costi di investimento. I lavori ammessi sono: 1) ammodernamento/ampliamento di fabbricati nella misura strettamente necessaria all’ introduzione di nuovi impianti e tecnologie; 2) sostituzione/ammodernamento degli impianti di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’ olio evo e dei relativi sottoprodotti/reflui di lavorazione , al fine di migliorare la performance ambientale soprattutto nella fase di produzione e gestione di sanse ed acque di vegetazione.

L’ aliquota di investimento destinata alle singole Regioni varia ma è stato stabilito che almeno il 40% dei fondi della misura sarà destinato alle Regioni del Mezzogiorno. Le dotazioni maggiori andranno alla Puglia (più di 47 milioni di euro), alla Sicilia (oltre 44 milioni) e alla Sardegna (più di 30 milioni) seguita dalla Campania (circa 28 milioni di euro).

Se restano confermati i 3 mesi di tempo per la presentazione delle domande (agosto, settembre e ottobre), e gli ulteriori 5 mesi serviranno per completare le selezioni e formare la graduatoria,  la comunicazione ai beneficiari con indicazione delle condizioni per il finanziamento non cadrà probabilmente prima  di marzo 2024.

Attendiamo.

GC